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Una mela può fare cose che non ti aspetti.
Non serve andare a chiedere ad Adamo ed Eva o a Biancaneve: basta sedersi a degustare questo gin, che racconta la melannurca campana come non l’hai mai sentita prima.
Si inizia con morbide note di pera e arance, passando alle sfumature erbacee di ginepro, coriandolo e foglie d’olivo. E qui esplode l’aspra dolcezza della melannurca campana, frutto di una terra unica di streghe, passioni e radici forti.
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